La FIFA ha dichiarato che i Mondiali appena conclusisi sono stati i migliori nella storia. Gli esperti stanno valutando quanto sarà forte e duraturo il loro impatto sull’economia russa.
Ma non si parla solamente di investimenti nelle infrastrutture e di flussi di turisti. Un simile interesse verso la Russia come brand non c’era mai stato dopo la caduta dell’URSS. Sputnik vi spiega i benefici che i Mondiali hanno portato all’economia e su quali punti forti può fare affidamento il Paese dopo questo evento sportivo mondiale.
Oltre ai Mondiali un ruolo decisivo l’ha svolto la Banca Mondiale. La Russia si è avvicinata molto alle prime dieci economie del mondo salendo dal 12° all’11° posto nella classifica e superando la Corea del Sud. Il PIL del Paese in $ ha raggiunto 1,58 trilioni.
Davanti ci sono tre dei partner dei BRICS: Cina, India e Brasile. In un’altra classifica della Banca Mondiale che considera il PIL adeguato alla parità dei poteri d’acquisto (PPA) la Russia è al 6° posto subito dopo la Germania: 3,75 trilioni di $ (precedentemente, 3,64 trilioni di $). Il presidente russo ha posto l’obiettivo di far rientrare la Russia tra i primi 5 Paesi della classifica entro il 2024.
Attualmente la situazione dell’economia russa è definita dalla Banca Mondiale come un “moderato avanzamento” (previsione di crescita per il periodo 2018-2020: 1,5-1,8%). Uno dei principali fattori di sostegno, insieme a un’adeguata politica monetaria e creditizia di regolamento e all’inflation targeting, sono i piuttosto elevati prezzi del greggio. Oltre a ciò un’altra potente risorsa per la crescita sono stati i Mondiali.
Le spese per i Mondiali hanno raggiunto la cifra record di un trilione di rubli (l’evento russo non è solo il migliore ma anche il più caro della storia) e si teme che le infrastrutture costruite per l’evento non saranno impiegate come si vorrebbe. Tuttavia, le cifre parlano da sole.
Stando ai dati della società di consulenza McKinsey, a partire dal 2013 il PIL russo è aumentato di circa 820 miliardi di $ (0,9% del valore annuale per il 2017) grazie gli investimenti nella preparazione e nell’attuazione dei Mondiali.
Per quanto riguarda il futuro, il contributo dei Mondiali per il PIL del Paese è previsto attestarsi intorno ai 120-180 miliardi di rubli all’anno per i prossimi 5 anni grazie all’utilizzo delle strutture costruite per l’evento e all’aumento dei turisti.
Inoltre, la McKinsey ritiene che il campionato fornirà 140000-200000 posti di lavoro in più all’anno nel prossimo quinquennio.
Queste previsioni sono eccessivamente ottimistiche secondo gli esperti dell’agenzia di rating internazionale Moody’s. Sono convinti che l’effetto finale dei Mondiali non sarà così significativo.
Positivo sarà l’aumento dei turisti, ma si tratterebbe di un fenomeno a breve termine. L’economia russa è troppo grande e in poco tempo inghiottirebbe quest’ondata di crescita, spiegano gli esperti di Moody’s.
Un’altra faccenda sono i progetti infrastrutturali. Le nuove strade, gli aeroporti messi a nuovo continueranno a funzionare anche dopo il campionato e questo è, chiaramente, un elemento importante.
“Le nuove infrastrutture garantiranno nuove entrate e ridurranno le spese in conto capitale per le regioni russe: i vantaggi maggiori saranno percepiti dalla Mordovia e dalla regione di Kaliningrad”, osservano a Moody’s.
Tuttavia, è stato sottolineato che una parte significativa dell’effetto economico positivo “viene già percepita grazie agli investimenti nelle infrastrutture”.
Il turismo e le infrastrutture sono l’impatto diretto dei Mondiali sull’economia i cui volumi devono ancora essere valutati. Ma assai più forte, duraturo e stabile potrebbe essere l’impatto indiretto. Di questo si sono occupati gli economisti della Scuola superiore di economia di Mosca in un rapporto pubblicato a luglio, “Commenti sullo Stato e l’imprenditoria”.
Gli esperti della Scuola superiore di economia considerano a breve termine i vantaggi che possono derivare dal boom di turisti. A lungo termine, invece, sono quelli legati al miglioramento delle infrastrutture sportive e turistiche. Anche se questi potrebbero essere considerati piuttosto come “felici aggiunte”.
La cosa più importante per la Russia è la crescita delle esportazioni in particolare sullo sfondo della stagnante domanda interna. Questo obiettivo può essere raggiunto grazie ai Mondiali che hanno garantito una popolarità senza precedenti al brand “Made in Russia”.
Dunque, si sono create le condizioni ottimali per lo sviluppo delle esportazioni di prodotti lavorati e per il passaggio a un modello orientato all’export.
Se la Russia sarà in grado di sfruttare la forza del suo brand per sviluppare l’economia, il grande obiettivo posto dal presidente (ovvero che il ritmo di crescita superi quelli medi nel mondo, intorno al 3,8%) potrà essere raggiunto.